La rapida ascesa dei dessert surgelati plant,based non è più solo una tendenza: è una rivoluzione. Spinta da consumatori attenti al gusto, al benessere e all’ambiente, questa trasformazione sta riscrivendo le regole del gioco nel foodservice.
Ma dietro ogni etichetta “dairy-free” si nasconde una storia fatta di precisione, in cui ogni ingrediente gioca un ruolo cruciale. A partire dagli stabilizzanti.
Parliamo di texture, struttura, di quella cremosità inconfondibile che tutti si aspettano, anche quando il latte non c’è. È qui che entrano in gioco gli stabilizzanti. Non come semplici aggiunte, ma come veri protagonisti nella creazione di un’esperienza gustativa morbida, appagante e memorabile.
Oggi la ricerca punta sull’innovazione: blend intelligenti, soluzioni su misura, formulazioni all’avanguardia pensate per ogni tipo di preparazione. La sfida? Trovare l’equilibrio perfetto, sempre guidati dal sapore.
Per i professionisti del foodservice, conoscere questi ingredienti significa acquisire un vantaggio competitivo. Significa fare scelte audaci, distinguersi, offrire qualcosa in più.
La sfida della texture e della stabilità nei gelati senza lattosio
Nel gelato tradizionale, il latte fa gran parte del lavoro. Le sue proteine e i suoi grassi sono alleati naturali nel costruire cremosità e un’emulsione stabile. Le basi vegetali, che siano a base di soia, mandorla, cocco, avena o riso, non offrono la stessa struttura e portano spesso un contenuto d’acqua più elevato. Il risultato? Una struttura più vulnerabile a grandi cristalli di ghiaccio, separazione degli ingredienti e texture meno piacevole.
Chi produce si trova davanti a una serie di ostacoli: gestire la crescita dei cristalli durante la surgelazione e lo stoccaggio, bilanciare grassi e acqua senza emulsificanti di origine animale, mantenere un flusso costante in fase di produzione e replicare la ricchezza del gelato con latte intero.
Lo sbaglio nella formulazione si nota subito: texture granulose, gommose o troppo ghiacciate rovinano il piacere del primo cucchiaio.
Il ruolo degli stabilizzanti nei gelati plant,based
Nei dessert surgelati a base vegetale, gli stabilizzanti sono veri e propri architetti silenziosi. Modellano la texture, migliorano la stabilità e conservano la sensazione di golosità dalla produzione al consumo. Questi ingredienti intelligenti, idrocolloidi ed emulsificanti, mantengono tutto in equilibrio: dalla ciotola di miscelazione alla confezione, fino a quel primo assaggio:
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bloccano l’umidità, proteggendo da sineresi e bloom di ghiaccio.
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mantengono la texture stabile, anche dopo più cicli di congelamento e scongelamento.
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stabilizzano l’overrun, dando all’aria la struttura per una giusta leggerezza.
E assicurano coerenza: qualunque siano le condizioni di conservazione.
Dal guar alla farina di semi di carrube, dalla gomma di xantano alla carragenina e alla gomma arabica: gli strumenti ci sono tutti. A volte usati singolarmente, più spesso in blend calibrati, questi stabilizzanti possono essere modulati per ottenere viscosità, avvolgenza e quell’elasticità che rende il gelato irresistibile.
Come scegliere il blend di stabilizzanti giusto
Creare un dessert surgelato plant,based non significa solo scegliere gli ingredienti giusti, ma farli lavorare insieme in modo armonico.
Alcuni idrocolloidi danno il meglio in coppia: pensiamo alla sinergia tra farina di semi di carrube e carragenina, un duo capace di trasformare la texture e migliorarne la tenuta. Ma non conta solo la performance. Questi sistemi devono resistere a variazioni di pH, stress meccanici, cambiamenti di temperatura.
Sempre più produttori si muovono anche in base alle aspettative dei consumatori: etichette pulite, dichiarazioni “senza allergeni”, certificazioni gluten free e vegan. Il sistema di stabilizzazione deve supportare tutto questo, senza compromessi.
E c’è di più. Un blend intelligente può ottimizzare anche il processo produttivo: riducendo gli scarti, migliorando le rese, semplificando le fasi di lavorazione. Meno complicazioni, più coerenza, migliori risultati.
Case study: stabilizzanti da guscio di nocciola fermentato nei gelati vegani
E se il prossimo stabilizzante rivoluzionario non venisse da un laboratorio, ma da un guscio?
Uno studio pubblicato nel 2025 su Fermentation ha testato l’impiego di guscio di nocciola fermentato (FHIC) nei dessert surgelati plant,based. Questo ingrediente inaspettato, un tempo considerato uno scarto, ha mostrato un grande potenziale, non solo in termini di struttura, ma anche per la salute.
Attraverso la fermentazione, il guscio ha acquisito proprietà antiossidanti e attività inibitoria dell’enzima ACE, rendendolo più di un semplice addensante. Nei test sul prodotto, ha migliorato la stabilità dopo congelamento e scongelamento, contribuendo a una matrice di cristalli di ghiaccio più fine e omogenea. Sì, il profilo aromatico richiede un certo bilanciamento, ma il risultato è un ingrediente naturale e funzionale, con la sostenibilità al centro (Fonte: MDPI, 2025).
Questo tipo di ricerca apre le porte a una nuova generazione di stabilizzanti che non solo tengono insieme un prodotto, ma raccontano una storia: di circolarità, salute e creatività. Ed è proprio questo il genere di storia che i consumatori di oggi vogliono gustare.
Tendenze di mercato e fattori chiave dell’innovazione
Il futuro degli stabilizzanti nei dessert surgelati plant,based è dinamico quanto il mercato stesso. Non si tratta più solo di mantenere la texture: si tratta di generare valore, abbracciare la scienza e pensare in ottica sostenibile.
Nuovi ingredienti si stanno facendo strada. I polisaccaridi algali, derivati da alghe rosse e brune, offrono capacità gelificanti naturali. Le proteine dei legumi svolgono un doppio ruolo: emulsificanti e potenziatori nutrizionali. Flussi alimentari recuperati, un tempo scartati, stanno rinascendo come fibre e gomme funzionali ad alte prestazioni.
E non finisce qui. L’intelligenza artificiale predittiva sta rivoluzionando la formulazione, consentendo di ottimizzare i blend di stabilizzanti con precisione millimetrica, sulla base della texture desiderata.
Allo stesso tempo, la scelta degli stabilizzanti è sempre più legata ai valori ESG: dalla riduzione delle distanze di approvvigionamento all’integrazione di packaging compostabili. Un futuro fatto di soluzioni intelligenti e impatto concreto.
Perché, alla fine, non si tratta solo di ottenere la texture giusta. Si tratta di creare dessert che rispecchiano il modo in cui vogliamo mangiare, vivere e prenderci cura del pianeta e di noi stessi.
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